martedì 5 febbraio 2013

“Ognuno vede le cose del color degli occhiali che porta sul naso”


Da quando casa Nujail ci ospita dividiamo gli spazi con Agostino, e la frase del titolo riassume bene il rapporto tra lui e l'associazione: due punti di vista totalmente diversi con la necessità di confrontarsi per l'arricchimento e il miglioramento.

Mentre l'associazione si ispira al sinergico e alle tecniche di agroecologia, Agostino coltiva l’orto in modo tradizionale da diversi anni dopo aver lavorato tutta una vita nel settore dell’industria.
Ha il passo lento e al tempo stesso solido e un po’ di problemi alla schiena ma nonostante questo raggiunge il suo motozappa e dissoda il terreno per prepararlo alla semina, distribuisce il fertilizzante, raccoglie quello che la terra che lui definisce povera riesce a dargli.

Agostino rappresenta a mio vedere tutte quelle persone che sono cresciute con l’agricoltura della rivoluzione verde, quella che è sempre una guerra contro qualcosa, quella che c’è sempre un insetto o una carenza da combattere. Per questo rappresenta un buonissimo punto di vista da cui partire per cambiare le cose.

La natura ha infatti già tutte le risorse perché un ecosistema funzioni bene. Sta a noi però cambiare gli occhiali che indossiamo e guardarla in un altro modo.
Il metodo di coltivazione sinergica fa questo: asseconda e favorisce le relazioni che già naturalmente esistono tra pianta, micro e macro organismi e elementi inorganici. L’essere umano smette di essere sfruttatore e diventa parte del sistema cercando di turbarlo il meno possibile, cogliendo il necessario senza sottrarre alimento anche al resto dei componenti del sistema.

La rivoluzione verde, a suo tempo, ha capito le relazioni esistenti da nutrienti e piante, tra parassiti e coltivazioni, ma si è posta come “padrone” e per far questo ha stabilito quali fossero i problemi e quale fosse la soluzione. Ha stabilito una sola via percorribile a fronte di numerose possibili strade e soluzioni da seguire.
Così facendo ha causato anche molti dei problemi che ci troviamo ora a combattere: l’uso eccessivo di fertilizzanti e pesticidi, la perdita di biodiversità e delle varietà locali, l’impoverimento dei suoli, l’inquinamento delle acque.

Perché l’agricoltura torni ad essere un’attività  sostenibile e perché il coltivatore sia il custode e non il tiranno dell’ambiente è necessario capire su quali principi si basa la coltivazione della rivoluzione verde, vederne i limiti, progettare il cambiamento a lungo termine adattandolo alle peculiarità locali.

Il punto di vista di Agostino è dunque importante per noi per conoscere innanzitutto il luogo sul quale opera e per toccare con mano i limiti ma anche le informazioni utili di questo tipo di coltivazione.
Agostino porta con se un bagaglio di esperienza prezioso che può contribuire al cambiamento, perciò ogni volta che avrà voglia di parlare del suo lavoro nell’orto riporteremo il suo pensiero che sarà uno spunto su cui riflettere, un'informazione da cui partire, un suggerimento su cui lavorare.

lunedì 4 febbraio 2013

Salvia&Rosmarino: proprietà e usi della salvia

Salvia e Rosmarino (Patrizia e Raimondo) sono due persone che io definisco Elfi Giardinieri. Sono quello che dovrebbero essere tutti quelli che lavorano a contatto con la terra: hanno grandissimo rispetto di tutte le forme di vita e una conoscenza vastissima per ciò che riguarda la natura e i suoi processi. Anche delle specie vegetali  selvatiche, quelle che consideriamo spesso infestanti o che ignoriamo, conoscono il nome e gli usi che se ne possono fare. Sono vegetariani da molti anni, vivono circondati dalla campagna in una casa auto costruita e usano solo cure naturali. Condivideranno con noi le loro conoscenze riguardo ricette, tisane e fitoterapia.
 
E chiaramente non si poteva non inaugurare se non con la Salvia!

La Salvia è un sub arbusto, semi legnoso alla base, della famiglia delle labiate. Alta 50-80 cm, ha  foglie ellittiche color verde-grigio e fiori, azzurri o violetti, che formano una spiga. Si può trovare in abbondanza nei terreni calcarei asciutti e soleggiati di tutti i paesi mediterranei 
 

Si utilizza per curare o alleviare un elevato numero di disturbi sia per via interna che esterna, le parti utilizzate sono le foglie e i fiori.
 
Ha effetto digestivo e carminativo (favorisce l’espulsione dei gas intestinali); per la sua azione antispastica e antisettica contribuisce a calmare il vomito, la diarrea e i dolori delle coliche addominali, produce un effetto coleretico (stimola la secrezione della bile) decongestionando il fegato e favorendo la digestione.
Stimola e al tempo stesso regolarizza le mestruazioni, calma i dolori mestruali, combatte i disturbi della menopausa. Aiuta a mantenere l’ equilibrio ormonale dell’ organismo femminile. Per i disturbi mestruali, la salvia si somministra nella settimana che precede le mestruazioni.

La salvia ha una leggera azione stimolante sulle ghiandole surrenali, tonifica il sistema nervoso ed è perciò utile negli stati di depressione, astenia, tremori e vertigini

In più, è forse la pianta con la maggiore azione anti sudorifera che si conosca, una o due ore dopo averla ingerita riduce la traspirazione eccessiva, è anche febbrifuga.

Grazie alla sua azione astringente e antisettica si usa sottoforma di sciacqui con il decotto con ottimi risultati in caso di gengivite (infiammazione delle gengive) e afte. Sempre nelle affezioni orofaringee si usa sotto forma di gargarismi per calmare il bruciore di gola e la tosse dei fumatori.
Ha effetto disinfettante e cicatrizzante e gli impacchi con il decotto possono essere utili per curare ferite, ulcerazioni, foruncoli, ascessi e punture di insetti.

Per il decotto (sciacqui orali e gargarismi, impacchi e lozioni, bagni) 
Fai  bollire per 10 minuti 80-100 g di foglie per ogni litro di acqua.

Per l'infuso 
15- 20 g di foglie e infiorescenze in 1 litro di acqua bollente. Tenere in infusione per 10 minuti.

Vino stimolante
80 g di foglie di salvia, 1 l di vino rosso o bianco. Lasciare a macerare una settimana. 
Come si usa: da uno a tre cucchiai da minestra dopo i pasti. consigliato a chi è sovraccarico di lavoro fisico e intellettuale, dopo malattie prolungate.

ATTENZIONE. Si sconsiglia il consumo di salvia, anche a dosi  minime, nei seguenti casi: allattamento (inibisce la secrezione lattea), gravidanza, eccetto nell’ultimo mese(contrae l’utero), stati di irritabilità o di grande eccitazione nervosa.