giovedì 22 novembre 2012

Da Cosa Nasce Cosa: ridurre, riusare, riciclare

Coprilampada realizzato con bicchieri di plastica
In Europa la produzione media di rifiuti per abitante è di 522 kg all'anno, pari a 10 kg a settimana. Il 62% di questi finisce in discarica e negli inceneritori, la restante parte viene riciclata o compostata. La gestione dei rifiuti però, indipendentemente dalla destinazione finale, contribuisce alle emissioni dei gas serra. E' facilmente comprensibile quindi l'importanza della riduzione e in generale di quelle che vengono chiamate le 3 R: ridurre, riusare, riciclare.Questa è infatti la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti e, come già detto in questo post l'azione di Walkingclass Factory come Project Developer è un esposizione di esempi di cosa si possa fare con oggetti e materiali destinati alla discarica: cose che si sono rovinate, che non funzionano più, che consideriamo inutili o che semplicemente ci hanno stancato. L'obiettivo dell'azione è proprio quella di dimostrare come ognuno di noi nel suo piccolo possa anche con pochi strumenti e senza particolari abilità realizzare oggetti di utilità quotidiana.
L'esposizione rappresenta gli ambienti di una normale abitazione: un ingresso verde, una zona pranzo e un soggiorno. Ogni mobile e ogni oggetto, anche il più piccolo, dalla poltrona al lampadario, dal tavolo ai cuscini è realizzato a partire da materiale recuperato presso aziende o presso le nostre case il cui destino era già segnato.
Qui sotto un tour virtuale e a breve le istruzioni per realizzare gli oggetti.
Ingresso verde con cassette della frutta e contenitori di recupero per le piante
Mensola ricavato da un cassetto con vasetto-tazzina e vasetto-cocco
Appendiabiti in feltro con tappi di bottiglia
Appendiabiti in rete per nasse e maglina con doppie grucce collegate dalla linguetta delle lattine
Appendidabiti con pezzo di barca
Porta-piante con borsa dell'acqua calda
Custodie VHS come portafoto
Zona pranzo: tavolo e sedia pallet
Sedia pallet e cuscino-maglietta
Lavagnetta con tappi, bastoncini del gelato, mollete da bucato (il supporto era una scatola)
Portariviste in bottaglia PET e feltro

Libreria in legno di recupero, cesti di volantini pubblicitari, portavaso in gasbeton e oblò di una lavatrice
Soggiorno: poltrona e divanetto in pallet, pouf in bottiglie PET, tavolino con piano in vetro da una cassa in legno per traslochi, maschera in carta e tessuto, tappetino in rete per nasse e maglina
Soggiorno
Mobile libreria in legno di recupero, marionette rotolo di carta igienica, rose con foglie di alloro
Cuscino camicia
Sul tavolino catalogo porta-appunti, vaso in plastica e calza di nylon
Amaca in pallet e corda
Lampada bottiglia su tavolino in tubi plotter
Lampada-semaforo con diapositive
Finta ferula con quotidiani arrotolati
Lampada tupperware
Teatrino di cartone
L'esposizione è aperta fino a domenica 25 novembre al rifugio De Amicis a Porto Torres.




venerdì 9 novembre 2012

ORTOTERAPIA.

Sapevo che fintanto che non avessi trovato il cappello di paglia che mi aveva regalato giuliana non sarei stata bene. Qualcosa dentro di me mi diceva che lavorare quella terra sconosciuta, abbandonata e impoverita dall'assenza di sentimento, sarebbe stato importante. 
Osservare, respirare come mai prima avevo fatto, ascoltare. 
Il tempo che sarebbe costato a me e le altre aspettava solo di diventare prezioso, vitale.
Trovato il cappello, iniziato l'orto. Coi bambini, giorno per giorno.

Fare l'orto coinvolge forza e intelletto, mente e corpo, ti predispone ad un viaggio di esperienza e conoscenza, ma ancor prima è un cammino emotivo ed affettivo che mette in relazione tutti direttamente con la natura.
È venuto così, spontaneo in tutta la sua forza ed energia, e assomiglia proprio ad ognuno di noi: creativo, irruento, sensibile, ricco, appassionato, caotico, gentile, generoso. 
Ci ha donato il Tempo e noi abbiamo imparato la Pazienza.
Ci ha offerto Ricchezza e noi abbiamo colto Opportunità e Doni. 
Ci ha mostrato la forza della Vita e noi abbiamo compreso un po' di più il nostro Amore.

L'esperienza dell'orto sinergico cui abbiamo regalato il nome di Luisa è il cerchio perfetto.
La scelta dei semi e delle piante, i bancali che portano in sé il sentimento di ciascuno di noi e con forza si sollevano dalla terra verso il cielo, per accogliere il sole come la pioggia..la paglia, un flebile riparo dalle avversità, che offre il tempo del riposo e la quiete in attesa dell'esplosione della Vita.
È il momento giusto per osservare. 
e l'orto questo chiede. 

Abbiamo dato tanto, ma è solo l'inizio. Curare e cogliere significa aver compreso che questo è il nostro cammino di autoeducazione e crescita consapevole. Per il nostro ben-essere. 
Per “essere finalmente bene”.

(S) i.g.m.

martedì 6 novembre 2012

Diamo il benvenut@ all'orto Luisa



Tra il 20  e il 21 ottobre è nato l'orto sinergico Luisa a Porto Torres!
A breve i video con le fasi di realizzazione!
Un grazie di cuore a tutti i partecipanti e lasciamo parlare qualche immagine!