Tali inadempienze causano l'apertura di procedure di infrazione da parte della Commissione e, nel caso l'Italia non avvii le bonifiche, spenderà più che per concludere i processi di risanamento ambientale richiesti sulle aree che ospitano gli impianti di discarica.
Per sensibilizzare ancora una volta verso queste tematiche, nella mattinata di giovedì 21 novembre è stato realizzato un incontro con le scuole, orientato a illustrare la raccolta differenziata e le problematiche legate al recente calo della frazione riciclabile nel Comune di Porto Torres; l'utilità del riciclo e nella fattispecie la filiera produttiva del compost di Verde Vita S.R.L. a partire dalla frazione organica dei rifiuti urbani.
Giovanni Atzeni (ambasciatore per Plant for the Planet della sezione di Sassari) ha poi presentato alle classi presenti l'Accademia che si svolgerà a dicembre esponendo le tematiche sul riscaldamento globale, la giustizia ambientale e la necessità di formare nuovi ambasciatori per Plant for the Planet.
Per scoprire cos'è Plant for the Planet guarda il video:
Nella serata di domenica 24 novembre, nonostante molte persone fossero impegnate nelle zone colpite dall'alluvione, abbiamo infine deciso di procedere con il II incontro per "Still Alive!"
Questo è stato arricchito e preceduto dal laboratorio di riparazione bici durante la quale abbiamo individuato alcuni dei problemi più frequenti (cambio o riparazione ruote, registrazione freni ecc) che abbiamo imparato a risolvere grazie alla guida di Simone.
Nel frattempo è stato realizzato sul piazzale della Casa delle Associazioni un percorso stradale in miniatura che anticipa e introduce un progetto proposto all'Amministrazione Comunale: grandi e piccini hanno tracciato strade, rotatorie e segnaletica orizzontale per poi cimentarsi con le regole basilari.
Durante l'incontro, dalle 18.30 alle 20.00 circa, abbiamo analizzato le criticità che stiamo incontrando nell'individuare uno spazio definito per la piantumazione che integrerà la giornata di Accademia di Plant for the Planet.
Infatti nonostante la disponibilità
del Consorzio, lo spazio dove si svolgerà la piantumazione non è stato ancora
individuato con precisione. Sono quindi stati proposti diversi
terreni presenti nella zona artigianale. Adonella ha suggerito di iniziare a
mappare il territorio individuando man mano aree adatte, mentre Daniela si è
offerta di ricontattare il dott. Tolu agronomo del comune di Porto Torres. In
questa occasione erano anche presenti Margot, Niccolò e Valerio che si sono
resi disponibili per l’individuazione dei terreni (collocazione, eventuali
attività presenti) che si prestano per caratteristiche e posizione allo scopo della
piantumazione.
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Still Alive! inserito nella Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti voleva innanzitutto essere un tavolo aperto di confronto sulle potenzialità ma anche sulle necessità del territorio. Su quei luoghi urbani e periurbani lasciati all'incuria e perciò trattati alla stregua di rifiuti, sulle aree ferite dal cemento o dall'inquinamento.
Perchè è facile apprezzare un bell'oggetto nuovo, così come è facile ammirare la bellezza di una opera architettonica ben curata. Ma è anche possibile vedere le possibilità di trasformazione di un materiale considerato di scarto e, con un po' di esercizio, è possibile vedere quello che può diventare uno dei tanti luoghi "invisibili" che ci circondano.
Nel primo incontro Giovanni Atzeni (ambasciatore per Plant for the Planet) ha sottolineato come gli adulti usino, la maggior parte delle volte, soluzioni a breve termine che poche risposte danno a quei problemi che andrebbero affrontati pensando al lungo periodo.
Poi è arrivata la pioggia, le inondazioni di interi centri abitati, i danni e la perdita di 16 persone. In un giorno, in Sardegna, è piovuto quanto in 6 mesi. Quello che viene chiamato un "evento estremo" stando alle medie delle serie di dati che tracciano il profilo climatico di una data zona .
In tutto questo chi ha saputo reagire prontamente all'emergenza, all'evento estremo, sono quelle persone che con poche o nessuna risorsa hanno saputo arrangiarsi per aiutare chi si trovava in difficoltà. Continueranno a farlo, e alla fine la vera ricostruzione non sarà quella dei milioni stanziati ma quella delle piccole cose di tutti giorni, del continuare a tendere una mano, di collaborazione e di condivisione.
Non possiamo prevedere con precisione assoluta quando e quanto pioverà, ma possiamo prevedere quali danni possono essere causati, prepararsi e preparare il territorio a queste eventualità.
Il nostro territorio è fragile, continuiamo a leggerlo e ad ascoltarlo, per farlo diventare forte o per meglio dire sicuro, non bastano gli interventi del breve periodo ma sono indispensabili piani strutturati per il lungo e lunghissimo periodo.
Serve rispetto perché la natura non è né egoista né assassina ma ha degli equilibri che noi non possiamo intaccare senza aspettarci delle conseguenze anche gravi quando si tratta di un evento meteorologico raro ma pur sempre possibile.
Dopo l'evento disastroso delle Filippine, questo in Sardegna fa capire quanto il cambio climatico sia una realtà vicina a tutti. E la domanda che ci poniamo mentre assistiamo impotenti al susseguirsi di eventi catastrofici, ingiustizie ecc è cosa può fare un semplice cittadino davanti a questi problemi?
Abbiamo organizzazioni di tipo gerarchico dove coesistono chi ha potere e chi non può nulla, chi prende le decisioni e chi esegue gli ordini. Abbiamo delegato la gestione delle nostre vite lasciando che altri decidessero quali sono i nostri problemi e quali le soluzioni, quali i nostri bisogni e quali i prodotti per soddisfarli.
Ma abbiamo il potere di ridefinire le reali necessità e fare scelte consapevoli, disubbidire civilmente alle modalità assurde del sistema nell'interesse nostro attuale ma pensando al futuro che verrà e che vogliamo ci sia.
Per farlo è di fondamentale importanza parlarne ma anche portare avanti iniziative, per quanto spesso risulti difficile il dialogo sopratutto con le istituzioni.
Questo è il motivo per cui andiamo avanti pur tra ingenue indifferenze a volte e difficoltà di comunicazione altre. Siamo convinti che i problemi vadano ridefiniti, assieme alle possibili soluzioni, in modo partecipato. Solo la condivisione può fornire tutti i dati e tutti gli strumenti necessari per la conoscenza approfondita di un territorio, delle persone che lo abitano, delle reali necessità.
Per approfondire:
Cambiamento climatico sul sito ufficiale dell'Unione Europea
Dossier Legambiente sullo smaltimento dei rifiuti (in caso di difficoltà di accesso la copia cache)