La Smilax a. è un cespuglio rampicante spinoso. Si trova spesso in consociazione ai rovi (Rubus ulmifolius). Ha bacche con colore che va dal giallo all'arancio al rosso. Vengono indicati come commestibili i germogli previa bollitura (utilizzati nel Salento come asparagi) mentre le bacche rappresentano una fonte di nutrimento per cervi e uccelli. Come pianta officinale viene usata la radice ricca di principi attivi in infusi e decotti per curare l'influenza, il raffreddore, i reumatismi, l'eczema.
Sia il frutto che le foglie possono essere utilizzate in tintoria.
Il tamaro è una pianta officinale tossica, perenne, erbacea con fusti esili e flessuosi e con radice tuberosa, tipica del sottobosco, di radure e luoghi cespugliosi.
Si confonde facilmente anche con Bryonia e Calystegia (entrambe tossiche).
In passato impiegata nella cura di alopecia, reumatismi e contusioni (le bacche nella cura dei geloni).
La radice ricca di ossalato di potassio è impiegata per facilitare il riassorbimento delle ecchimosi.
Per nessuna delle due sono segnalate proprietà rubefacenti dei frutti quindi, in conclusione, come già detto all'inizio, non raccogliete nè usate piante di cui non siete completamente sicuri e in ogni caso consultatevi sempre con persone esperte!
Fonti consultate:
http://www.actaplantarum.org
http://www.sardegnaambiente.it
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