Durante il laboratorio "L'Erbario sotto casa" tenuto presso Coopera in occasione del forum "Poderi al Popolo" una ragazza chiede se conosco una pianta selvatica con bacche dal giallo al rosso con propietà rubefacenti usata per curare i mal di schiena. Uno degli obiettivi del laboratorio era appunto quello di stimolare l'osservazione approfondita delle piante: molte si somigliano ma hanno effetti totalmente diversi! Sempre meglio quindi oltre i frutti e i fiori, che sono indubbiamente le parti più vistose, concentrarsi anche sulla forma delle foglie, dei fusti, sulla presenza di spine, sulle epoche di fioritura e fruttificazione e laddove necessario anche sul tipo di radice. Importantissimo non fidarsi mai se non si è sicuri e consultarsi con più persone e con più testi di botanica! A consulto con i nostri erboristi Salvia&Rosmarino arriviamo a due specie: la Smilax aspera e il Tamus communis. Entrambe hanno bacche rosse e le foglie sono simili. La prima possiede spine la seconda ha radice tuberosa.
La Smilax a. è un cespuglio rampicante spinoso. Si trova spesso in consociazione ai rovi (Rubus ulmifolius). Ha bacche con colore che va dal giallo all'arancio al rosso. Vengono indicati come commestibili i germogli previa bollitura (utilizzati nel Salento come asparagi) mentre le bacche rappresentano una fonte di nutrimento per cervi e uccelli. Come pianta officinale viene usata la radice ricca di principi attivi in infusi e decotti per curare l'influenza, il raffreddore, i reumatismi, l'eczema.
Sia il frutto che le foglie possono essere utilizzate in tintoria.
Il tamaro è una pianta officinale tossica, perenne, erbacea con fusti esili e flessuosi e con radice tuberosa, tipica del sottobosco, di radure e luoghi cespugliosi.
Si confonde facilmente anche con Bryonia e Calystegia (entrambe tossiche).
In passato impiegata nella cura di alopecia, reumatismi e contusioni (le bacche nella cura dei geloni).
La radice ricca di ossalato di potassio è impiegata per facilitare il riassorbimento delle ecchimosi.
Per nessuna delle due sono segnalate proprietà rubefacenti dei frutti quindi, in conclusione, come già detto all'inizio, non raccogliete nè usate piante di cui non siete completamente sicuri e in ogni caso consultatevi sempre con persone esperte!
Fonti consultate:
http://www.actaplantarum.org
http://www.sardegnaambiente.it